[SVAGO] MotoGP 2019
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R.i.p. Niki
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R.I.P Niki Lauda
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Non è un weekend facile per la Mercedes quello di Montecarlo. La scomparsa di Niki Lauda ha scosso profondamente l'intero mondo della Formula 1 e per il team di Brackley, di cui Lauda è stato presidente non esecutivo, lo sgomento appare particolarmente forte. Così è per Lewis Hamilton, che a Lauda è stato legato da un sentimento di profonda amicizia. Il britannico ha preferito non partecipare alla conferenza del mercoledì a Monaco, nel corso della quale è stato sostituito dal compagno di squadra Valtteri Bottas. La scritta "Danke Niki" ("Grazie Niki") sul muso e sull'ala e una stella rossa tra quelle d'argento presenti sulla livrea della W10, sono gli omaggi con cui la Mercedes ricorderà Lauda, portandolo in pista nella gara del Principato. Su Instagram, inoltre, la scuderia ha postato una foto che mostra il cappellino rosso di Lauda sistemato sulle sue cuffie accanto a quelle degli altri membri della squadra.
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Due settimane dopo il Gp di Spagna, con la quinta doppietta Mercedes in stagione, la Formula 1 sbarca nel Principato di Monaco, sul tracciato cittadino di Montecarlo. Il dominio delle Frecce d'argento sembra già avere indirizzato il Mondiale 2019, con la Ferrari che spera in un guizzo di Sebastian Vettel o Charles Leclerc per spezzare quella che a tutti gli effetti sembra essere un'egemonia della scuderia tedesca.
Il Gran Premio di Monaco di Formula 1 si corre sul circuito cittadino di Monte Carlo nel Principato di Monaco. La prima edizione si disputò il 14 aprile 1929 sotto l'impulso di Antony Noghes fondatore dello Automobile Club de Monaco (ACM), mentre la prima edizione valida per il Campionato Mondiale è datata 21 maggio del 1950.
Abitualmente la gara si svolge sotto gli occhi attenti degli esponenti di casa Grimaldi. Su questo tracciato il record di vittorie (sei) appartiene ad Ayrton Senna.
La lunghezza di questo tracciato è di 3,337 km e i piloti la devono percorrere 78 volte, per un totale di 260,286 km. Montecarlo è il circuito più breve del Mondiale e quello con velocità più basse, a causa della tortuosità e della scarsa larghezza del percorso. Nel 1994 Michael Schumacher con la Benetton Ford B194, fu il primo pilota ad abbattere la media dei 150 orari in questa pista, mentre nel 1981 Gilles Villeneuve fu il primo pilota dell'era turbo con la sua Ferrari 126 Ck, a vincere sul circuito monegasco, con un motore brusco e considerato inadatto ai tracciati cittadini. Nell'edizione del 1997, a causa di cangianti condizioni meteo che ne rallentarono il ritmo complessivo, Schumacher vinse con la Ferrari F310B allo scoccare delle due ore, termine entro il quale una gara di F1 deve per regolamento finire. L'anno prima ad imporsi a sorpresa fu il francese Olivier Panis su Ligier, per un successo tutto francese in una gara con sole quattro vetture arrivate al traguardo. Questi sono solo alcuni dei tantissimi aneddoti che caratterizzano la storia di questo Gran Premio unico e affascinante.Si tratta del più celebre tracciato cittadino della Formula 1, fra i più prestigiosi al mondo. Dall'originario tracciato lungo 3,18 km, si è passati con il tempo agli attuali 3,34 km. Punti di particolare interesse sono l'impegnativa ma agile "Chicane delle Piscine", percorsa a circa 190 orari, variante allargata e velocizzata nel 1994 nonché l'ampio curvone veloce all'interno del tunnel, in cui si superano i 280 orari. Il Gran Premio di Monaco annovera anche la curva più lenta del mondiale di Formula 1: quella leggendaria a forma di ferro di cavallo della Vecchia Stazione, affrontata a circa 55 km/h. Grazie a queste due curve, la più lenta e la più veloce del Campionato (la più veloce, in realtà, è la 130R di Suzuka affrontata a 320 km/h), il Gp di Montecarlo può vantare anche questa eccezionale peculiarità.
I piloti affrontano la prima staccata importante al termine del rettifilo dei box, percorso ad oltre 250 km/h. L'approccio a questa prima curva, la Saint Devote, disegnata da un cordolo removibile che consente ai piloti una migliore traiettoria di entrata, può risultare determinante per il risultato finale perché spesso chi l'ha superata per primo si è poi aggiudicato il Gran Premio.
Vista aerea del Principato, in primo piano la zona del circuito
I nomi delle numerose curve presenti - che garantiscono spettacolarità alla gara, grazie anche ad un passaggio sotto un tunnel, - sono diventati familiari con il passare degli anni, così da rimanere scolpiti nella memoria degli appassionati di automobilismo. Per i piloti in gara, la Saint Devote, la Virage du Casino, il Tornante Mirabeau, la lentissima Vecchia Stazione, la Curva del Tabaccaio e la Rascasse (ex Curva del Gasometro), rappresentano un banco di prova delicatissimo. Ogni tipo di sorpasso è quasi impossibile, così ad emergere - il più delle volte - è il talento del pilota. Le sei vittorie di Ayrton Senna e le cinque di Michael Schumacher e Graham Hill, sono testimoni di questo. Al compianto pilota brasiliano, ribattezzato per i suoi successi nel Principato "Il Re di Montecarlo", appartiene anche il record di cinque Pole Position e di otto podi.Tecnicamente la pista monegasca esige un carico aerodinamico estremo, dei rapporti al cambio accorciati, un raggio di sterzata più ridotto con l'allungamento della corsa del tirante della ruota e la sostituzione dell'ingranaggio apposito, per una risposta più diretta ai piccoli angoli. Altro componente molto sollecitato è il cambio, azionato in gara oltre quattromila volte. Le monoposto sono un po' più alte da terra rispetto alle altre piste: anche il molleggio è leggermente superiore per le irregolarità del manto stradale e per dare maggiore trazione in uscita dalle tante curve monegasche.
Appuntamento sabato con le qualifiche ore 15, domenica ore 15:10 la gara
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Io intanto sono già sul posto, per un sopralluogo aspettando il rombo delle formula uno
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Dopo le qualifiche di oggi confermo quanto scrissi 2 settimane fa : in Ferrari sono allo sbando più totale.
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E’ stato un sabato clamoroso a Montecarlo. Lewis Hamilton con un giro monstre ha fatto sua la pole position del GP di Monaco in 1:10.165, strappandola nel finale al compagno di squadra Valtteri Bottas. Per il britannico, che via radio si è commosso rivolgendo un pensiero al suo amico Niki Lauda, scomparso nei giorni scorsi e al quale i team hanno rivolto diversi tributi. Hamilton una freccia, così come Bottas. In seconda fila la Red Bull di Verstappen e la Ferrari di Vettel, che rischia nel Q1 ottenendo però lì il miglior crono. Per il tedesco anche un incidente nelle terze libere che ha obbligato il team ad un super lavoro per rimetterlo in pista nelle qualifiche. Si è consumato invece un dramma sportivo per l’altro ferrarista Charles Leclerc, che era stato il più veloce nelle Libere 3. Il pilota monegasco nel suo GP di casa scatterà lontano dalle prime posizioni per l’eliminazione al termine del Q1: tutta colpa di un errore di valutazione da parte del team, che lo lascia ai box invece di tentare l’ultimo tentativo per migliorare il suo piazzamento. Non so perché non sono rientrato, ho chiesto ma non ho avuto risposte
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Formula 1
Hamilton
Verstappen
Bottas -
Hamilton
Bottas
Verstappen -
Hamilton
Verstappen
Bottas -
- Hamilton
- Bottas
- Verstappen
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1 Hamilton
2 Bottas
3 Verstappen -
- Bottas
- Hamilton
- Verstappen
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Un finale mozzafiato a Montecarlo e un duello tra Lewis Hamilton e Max Verstappen che ricorderemo a lungo. Alla fine, nonostante le gomme oltre il limite, devastate da graining e blistering, il britannico della Mercedes vince nel Principato e allunga il suo vantaggio nella classifica Mondiale. Il duello con l’olandese della Red Bull è da brividi e si conclude nel peggiore dei modi per Max che, penalizzato di 5 secondi per unsafe release, si vede scavalcare sul podio da un Vettel “sornione”, che ha sfruttato al massimo l’ingresso della safety car, e da un Bottas che non ha mai dato l’impressione di voler osare. Una gara entusiasmante, da subito, anche grazie a Leclerc che, scattato dal quindicesimo posto, è aggressivo e protagonista di sorpassi da fuoriclasse. L’ultimo su Hulkenberg, però, non va a buon fine: fora, rovina il fondo e la sua Ferrari deve tornare e fermarsi ai box. Un GP di casa da dimenticare per il giovane ferrarista, sabato già alle prese con una cocente eliminazione nel Q1. Il resto della gara è tutta nella battaglia tra i primi due, con Verstappen che negli ultimi giri accelera mentre Hamilton continua a lamentarsi con il muretto Mercedes per la scelta delle gomme medie. "Abbiamo sbagliato", ha detto nel post gara il team principal Toto Wolff. Lewis ha però mantenuto i nervi saldi con una guida superba e accorta, anche quando è arrivato il contatto con Verstappen che danneggia l’ala della W10*. Qui, però, si consuma anche la beffa per Max, che il podio l’avrebbe meritato e chiude al quarto posto. Sorride invece il suo compagno di squadra, il francese Gasly, che centra il giro veloce in 1:14.567 e incassa il punto extra. Un gran GP di Monaco, insomma, da lassù Niki Lauda si sarà sicuramente divertito. E con i caschi di Hamilton e Vettel che portavano il suo nome, è stato un po' come vederlo sul podio di Montecarlo.
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Salve ragazzi rieccoci con la MotoGP !!!
Archiviamo la gara di 2 settimane fa in Francia dove abbiamo visto un Marquez semplicemente imbattibile !!
Infatti lo Spagnolo, scattato dalla pole, vince il GP di Francia. Successo numero 300 per la Honda in top-class. Le due Ducati sul podio con Dovizioso e Petrucci, protagonisti di un bel duello finale. Poi Miller quarto su Pramac e Rossi quinto con la Yamaha. In curva 3-4 contatto Vinales-Bagnaia: cadono entrambi. Out anche Iannone.Ecco il risultato finale